Sono 2 condizioni che affliggono una grande percentuale di donne. La ritenzione idrica è rappresentata da un eccessivo accumulo di acqua extracellulare nei tessuti corporei che non essendo drenata provoca inestetismi cutanei e altre problematiche, in alcuni casi patologiche, come gonfiore alle gambe o in altri punti dove il corpo accumula gli stessi. La cellulite è una infiammazione del tessuto adiposo sottocutaneo con micro depressioni della pelle a volte associate a piccoli noduli adiposi, con un aspetto visivo che la contraddistingue spesso definito a “buccia d’arancia”.
Esistono 4 stadi per classificare e valutare la progressione dell’inestetismo:
0 = assenza di segni di cellulite
1 = la pelle risulta liscia ma compaiono segni di cellulite pizzicando la pelle o contraendo i muscoli
2 = le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle
3 = presenza delle alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un’area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli.
Quali sono i possibili rimedi e modi di combatterla?
Partiamo dal presupposto che un tipo di fisico riflette la genetica che ha alle spalle, nel senso che il mio fisico potrebbe somigliare a quello di qualche componente della famiglia, che magari soffre della stessa problematica, di conseguenza devo essere consapevole che se non faccio nulla per migliorare, la situazione non cambierà mai, anzi, potrebbe progredire verso un peggioramento. Possiamo però lavorare sui fattori ambientali che riguardano alimentazione, attività fisica e integrazione.
ALIMENTAZIONE: Se il mio problema riguarda principalmente l’accumulo di acqua extracellulare, sicuramente la prima attenzione da avere riguarda il sale che viene utilizzato. Attenzione, non sto dicendo di eliminare completamente il sale, sarebbe anch’esso un errore, ma trovare il giusto equilibrio che porti ad un bilancio idrico e permetta di espellere i liquidi in eccesso evitandone l’accumulo. Quando parliamo di liquidi extracellulari, stiamo parlando di quell’ambiente che si trova fuori dalle cellule muscolari (il cui spazio interno invece è definito intracellulare), quindi un fattore di vitale importanza potrebbe essere quello di provare a richiamare all’interno della cellula l’acqua che per qualche motivo si trova fuori. Nella donna le motivazioni potrebbero essere molteplici, tra le quali anche quelle ormonali, ma parlando di alimentazione potremmo sviluppare un piano che stimoli la crescita o comunque il mantenimento dello stato di salute del muscolo fornendo i giusti nutrienti per tale scopo. Migliorando lo stato di salute delle cellule muscolari, e riducendo i fattori che andrebbero a richiamare fuori dalle cellule i liquidi, potremmo ottenere risultati evidenti in poco tempo. Se invece il problema riguarda principalmente la cellulite, quindi il deposito sottocutaneo di adipe, una dieta antinfiammatoria e a volte anche ipocalorica, che induca il consumo del grasso, insieme ad una mirata attività fisica potrebbe nell’arco di un periodo medio lungo cambiare la situazione. In entrambe i casi, il raggiungimento del peso forma è un traguardo che va raggiunto per poter procedere con gli step successivi.
ATTIVITA FISICA: La domanda che porgo sempre alle mie pazienti dopo aver spiegato questi meccanismi a livello cellulare è: quindi secondo te quale sport sarebbe più idoneo per la riduzione della ritenzione? Purtroppo la risposta spesso continua ad essere: la corsa..la camminata..il lavoro aerobico. Ebbene no, non è così! Se noi vogliamo lavorare sulla volumizzazione della cellula muscolare, per richiamare acqua al suo interno, non è la camminata o la corsa che ci cambieranno la vita, anzi, in condizioni di stress aerobico eccessivo, sono attività che potrebbero sfibrare il muscolo peggiorando la situazione. Quello che fa al caso nostro è un allenamento anaerobico dove il muscolo viene sottoposto ad uno stress da carico, che lo stimolerà pian piano verso una ipertrofia.
MUSCOLO PIU’ VOLUMINOSO = PIU’ ACQUA DENTRO LE CELLULE = MENO ACQUA EXTRACELLULARE
Ci sono poi condizioni atmosferiche che tendono ad influire molto sulla ritenzione, ad esempio il caldo tende ad avere un effetto vasodilatatore con conseguente accumulo di liquidi extracellulari e senso di appesantimento/stanchezza. In tal caso, bere una buona quantità di acqua per lavorare sul ristagno di liquidi potrebbe essere un buon punto di partenza.
INTEGRATORI CONSIGLIATI
Diversi integratori possono fornire un valido aiuto alle condizioni in cui il gonfiore è visivamente presente. Possiamo utilizzare:
Drenanti, a base di centella, pilosella, tarassaco, betulla…ecc, che ci aiuteranno a drenare i liquidi extracellulari, migliorando la sensazione di appesantimento
Bromelina, un antinfiammatorio naturale che va ad agire riducendo l’infiammazione alla base dell’inestetismo
Bioflavonoidi e vitamina C, che andranno a migliorare il trofismo vascolare e l’elasticità dei vasi
Magnesio e potassio per un corretto equilibrio idro-salino